La previdenza è sempre stata un tema di grande interesse, una tematica con cui tutti, prima o poi, dovremo confrontarci. Le numerose riforme che si sono succedute a partire dal 1992 hanno generato molta confusione ed oggi, più che mai, il cliente è alla ricerca di informazioni e di concrete risposte ai tanti dubbi e quesiti che riguardano il proprio futuro pensionistico.
Anche i Consulenti, a causa della complessità della materia e dei continui cambiamenti in atto, non sempre riescono a rispondere in modo efficace alle necessità del cliente, a supportarlo nelle scelte che devono essere fatte, perdendo, così, numerose opportunità di business che la previdenza può offrire.
Nasce quindi l’esigenza di una nuova figura altamente specializzata capace, da un lato, di soddisfare le richieste del cliente e, dall’altro, di assumere un ruolo professionale, non più distributore di prodotti bensì un professionista in grado di analizzare la situazione previdenziale del cliente ed individuare tutte le alternative di soluzione offerte dalla normativa vigente: l’Analista Previdenziale.
Da oltre 25 anni si occupa di tematiche inerenti la previdenza obbligatoria e complementare. Formatore e consulente per conto di banche, Compagnie di Assicurazione e Società di Intermediazione mobiliare e privati cittadini, partecipa come relatore a convegni e incontri in materia di previdenza.
La necessità di una nuova figura professionale in un mercato che è entrato in una fase di alta competizione.
Distinguersi per non estinguersi.
Cosa fa, perché è necessaria, quali prospettive ha.
L’analista previdenziale svolge il suo ruolo supportato da una serie di strumenti che lo aiutano a:
Intervento a cura di Fabrizio Vedana
Esamineremo insieme due casi reali per arrivare a capire l’analisi, la diagnosi e la cura: